È al mare e al mito greco che Marilena Lucente si è da tempo rivolta per esplorare un mistero ancora vasto e in larga parte sconosciuto, cioè l'identità femminile nel suo rapporto con il tempo e la storia. In queste tre brevi prose, Medea, Didone e Penelope prendono la parola per raccontare cos'è stato, per loro, il mare infinito e vicino. [...] Tre prose chiare e dense, che del mare accolgono in sé l'oscillare incessante, la luminosità che riflette i colori del cielo senza rinunciare alle proprie sfumature e la capacità di donare simboli, immagini e allusioni sempre nuove. Le donne del mito acquistano vita e prendono voce; il mare, intanto, separa e unisce, genera e uccide, inghiotte e sostiene, riconduce e disperde. Dalla superficie delle onde e delle parole, il lettore vede affiorare i volti delle donne che ha conosciuto da sempre, tutt'uno con il mistero delle profondità: simboli e presenze si identificano gli uni con gli altri. Le brevi poesie che aprono il volume e che, a sorpresa, lo chiudono, vengono a posarsi come gabbiani sulla vastità delle riflessioni che questi tre racconti hanno saputo suscitare. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.